Notte di Qualità | L’impatto della pandemia sul mercato delle sostanze: una ricerca scozzese
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L’impatto della pandemia sul mercato delle sostanze: una ricerca scozzese

L’impatto della pandemia sul mercato delle sostanze: una ricerca scozzese

Cos’è Crew?

Crew è un’associazione scozzese, nata nel 1992, che si occupa di riduzione del danno e di sensibilizzare la popolazione a scelte consapevoli relativamente al consumo di sostanze e ai comportamenti sessuali. In linea con i valori e la mission di CAT Cooperativa Sociale, i presupposti sono un approccio non giudicante attraverso informazioni credibili ed aggiornate.

A partire dai primi giorni di Aprile, Crew ha indagato l’impatto che il COVID-19 ha avuto sull’acquisto, la vendita, l’approvvigionamento di sostanze e la relazione che intercorrono tra queste e le persone che decidono di consumare. Abbiamo pensato di tradurre l’articolo che sintetizza la ricerca. Potete cliccare qui per l’articolo originale, dove trovate anche il report con tutti i dati dettagliati.

Indagine sul mercato delle sostanze e Covid-19: sintesi del mese di Aprile 2020

Attraverso i risultati emersi dall’indagine fatta nell’arco di un mese, Crew ha realizzato un Report di Sintesi sul COVID-19 e il Mercato delle sostanze. L’obbiettivo è che il report possa aiutare a comprendere meglio alcuni dei cambiamenti del mercato delle sostanze e le questioni che i consumatori e i servizi che li supportano devono affrontare.

Sono state messe in luce alcune raccomandazioni che l’associazione pensa possano risultare utili a ridurre i rischi relativamente al consumo di sostanze.

Grazie a tutte le persone che hanno preso parte all’indagine fino ad ora – l’indagine continuerà anche per tutto Maggio e cliccando qui potete partecipare anche voi.

Da quando è iniziata l‘indagine sono state raccolte 327 risposte nel corso di 4 settimane nel mese di Aprile. 142 di queste risposte sono di residenti in Scozia, 54 dal resto della Gran Bretagna, 102 da altri stati europei e 27 dal resto del mondo.

L’indagine ha visto risposte di persone che consumano sostanze, persone che lavorano nei servizi e persone della popolazione in senso generale. Da quando il COVID-19 si è esteso in Europa, la maggioranza dei rispondenti ha riportato cambiamenti dell’offerta di sostanze, dimostrando quanto velocemente il mercato è stato colpito.

I cambiamenti più evidenti rilevati sono: quantità disponibile, prezzo, varietà del prodotto. La riferita diminuzione della qualità portano all’attenzione l’aumento di utilizzo di adulteranti o di nuove sostanze – che entrano nella catena dell’offerta e che possono aumentare i rischi relativi al consumo. Le persone potrebbero tra l’altro spendere di più al cospetto di una qualità inferiore.

L’adattabilità del mercato delle sostanze è palesato dai venditori che adattano i loro metodi di consegna, indossando guanti e cambiando le dimensioni di unità venduta.

Il 30% dei rispondenti hanno riferito di comprare le sostanze via social media o market online.

La modalità di acquisto non è l’unica cosa ad esser stata modificata da quando la pandemia è arrivata in Europa: anche il modo in cui le persone stanno consumando è cambiato, con la maggioranza delle persone che riferiscono un aumento della quantità di sostanze usate e un aumento della frequenza del consumo.

Per molte persone questi aumenti sono dovuti alla noia, alla maggiore disponibilità di tempo libero o allo stress. Coloro i quali hanno dichiarato di consumare meno riferiscono come ragioni: carenza di sostanza, mancanza di denaro per comprare o preoccupazioni sia per la salute fisica che mentale.

I cambiamenti relativi al tipo di sostanza consumata sono maggiormente dovuti a questioni relative al setting – sostanze come l’MDMA sembra essere consumata meno visto che locali e spazi sociali sono stati chiusi; sembrano invece tendenzialmente maggiori il consumo di alcol e di cannabis in casa. Altri fattori che incidono sui cambiamenti di consumo sono relativi al non essere insieme a persone con cui generalemente consumerebbero o a convivere con persone che non sanno che generalmente utilizzerebbero sostanze.

COSA VUOL DIRE TUTTO QUESTO?

E’ difficile arrivare a delle conclusioni sulla base di una piccola indagine, ma i risultati suggeriscono alcuni aspetti sui cambiamenti che possono essere fatti per migliorare i servizi, ridurre lo stigma per le persone che consumano e ridurre i danni relativi al consumo di sostanze.

Attraverso i dati che emergono dal report Crew vuole incoraggiare gli investimenti per il supporto di persone che consumano sostanze e suggerire di sviluppare i servizi di riduzione del danno – inclusi lo sviluppo di servizi di drug checking di pubblico accesso e l’equipaggiamento pensato per persone che prendono stimolanti. 

Scaricate il report per leggere di più circa quanto le persone partecipanti hanno detto e cosa può essere fatto per ridurre la riduzione del danno relativamente al consumo di sostanze.